A Sanremo in cinque anni l’offerta educativa per i più piccoli ha raggiunto standard europei

30 marzo 2009 | 11:17
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A Sanremo in cinque anni l’offerta educativa per i più piccoli ha raggiunto standard europei

Grande soddisfazione da parte dei responsabili dei servizi per l’infanzia del Comune matuziano

Era la negletta tra le città liguri, tanto che spesso i suoi cittadini si lamentavano asserendo che fosse solamente un centro a misura di anziano e che per giovani e bambini non esistesse nulla di valido. Le madri che lavoravano, poi, non sapevano assolutamente dove lasciare i propri figli in tenera età e, quando non avevano una famiglia alle spalle, spesso erano costrette ad abbandonare la propria occupazione o, altre volte, in maniera ancora più tragica ricorrevano all’interruzione volontaria della gravidanza sopprimendo il feto. Di tale situazione si lamentavano un po’ tutti gli esperti in assistenza alla prima infanzia, di qualunque colore politico fossero, ed in specie, in un’ottica anti- abortista, le volontarie del Centro Aiuto alla Vita. Cinque anni fa a Sanremo erano disponibili, ad esempio, solamente 104 posti nei due asili nido cittadini. Fu allora che una squadra di educatori ed educatrici molto motivate, coordinate dal funzionario comunale Patrizia Lanzoni, decise che tale stato di cose dovesse rapidamente cambiare e, grazie all’apertura sia di un terzo asilo- nido nel quartiere occidentale della Foce che, successivamente, di un quarto, il cui orario di funzionamento è però inferiore a quello degli altri, oggi si può tranquillamente affermare che l’antica Matuzia abbia colmato il “ gap” che la separava da quei Comuni maggiormente sensibili alle esigenze dei più piccoli e delle loro famiglie. L’amministrazione comunale sanremese ha anche pensato ai piccini figli dei propri dipendenti inaugurando un asilo nido aziendale in coabitazione con la locale Azienda sanitaria. Questa struttura è stata recentemente ampliata. Oggi, dunque, in tutta la città il Comune garantisce ben 262 posti- nido con un incremento, relativo all’offerta, negli ultimi cinque anni superiore al 150%. Una performance di cui andare molto fieri anche perché un numero altrettanto alto di posti in accoglienza è assicurato dai cosiddetti micro- nidi, sparsi un po’ in tutta Sanremo, il cui funzionamento è assicurato da mamme specializzate nell’accoglienza dei più piccini. Nei giorni scorsi poi è stato inaugurato, nei locali dell’ex stazione funiviaria, un luogo ludico dove tutti i bambini, sino grossomodo all’età dell’obbligo, possono trascorrere, al di fuori della scuola, ore liete dedicate al gioco in compagnia di compagni, educatrici e dei loro genitori. Un’intelligente maniera per socializzare non solamente pensata a favore dei fanciulli ma anche dei loro familiari che hanno così modo di scambiarsi varie esperienze di vita vissuta insieme ai propri fanciulli. Sanremo dunque ora nel campo dell’assistenza ai suoi cittadini più piccoli, di qualsiasi provenienza siano, può a ragione fregiarsi del titolo di città all’avanguardia al pari di centri urbani modello come Trento, Bolzano, Bologna o Pistoia. Da Cenerentola che era.    

Sergio Bagnoli